IL “BARATRO” NELLA TUTELA DEL CONVIVENTE RISPETTO ALLO “SPOSATO”
La libertà di “non convolare a nozze” o comunque di non formalizzare il rapporto affettivo tramite l’istituito registro delle unioni civili sconta ancora un caro prezzo per l’ipotesi, tutt’altro che remota, di cessazione volontaria ovvero a divinis della relazione fra i conviventi di fatto. Autorevoli colleghi si prodigano per evidenziare …